chi siamo
Tradizione tramandata sin dal 18° secolo
La “Maioliche d’arte Franco Mari” è una fra le più antiche fabbriche di Deruta. Una storia cominciata secoli fa, una memoria artistica preservata dalla famiglia Mari, una conoscenza arcaica conservata con cura e tramandata con passione. Le prime tracce della famiglia Mari risalgono addirittura al sedicesimo secolo. Documenti storici ritrovati negli archivi narrano che nel diciottesimo secolo “un tal Giuseppe Mari da Diruta” aveva una piccola fornace, proprio vicino alla parte alta della città, in un borgo chiamato “Il cerro”. Nel 1932 Livio Mari, padre di Franco, insieme ai suo fratelli fondò la ditta Fratelli Mari & C., dando vita ad un’azienda dinamica e vitale che negli anni fece conoscere la ceramica Derutese in tutto il mondo. Nel 1974 Franco Mari uscì dalla ditta e diede vita alla società “Majoliche d’arte Franco Mari”. Franco Mari, oltre ad aver assorbito la tradizione di famiglia, ha voluto dare ai suoi prodotti il proprio tocco personale, al passo con i tempi rendendoli più adatti ai nuovi mercati più esigenti e raffinati. Materiale arcaico di antichissima tradizione, radicato nel patrimonio culturale dei popoli e profondamente connesso con la vita di tutti i giorni, la ceramica negli anni ha aumentato la sua presenza sulla scena creativa, dall’arte al design, dimostrando una sua autonoma direzione all’interno dei territori del contemporaneo.
Questo è il motivo che ha spinto Franco Mari a miscelare la più classica tradizione di Deruta, dal Medioevo al rinascimento passando per il Barocco, con nuove è più moderne espressioni artistiche. Infatti all’inizio degli anni 80 vennero concepite collezioni alternative, con nuovi disegni, forme e colori creati e ricercati dalla moglie Rita.
La passione per la creatività ha accompagnato la vita di Franco e Rita fin dai primi anni di matrimonio. Inizialmente attratti dalla pratica artistica sul campo, decisero ben presto di dedicare tempo anche al collezionismo d’arte. A partire dagli anni settata i coniugi Mari iniziarono ad acquistare i manufatti dei grandi maestri della ceramica come Luigi Vincioli (1909-1997), Romano Ranieri (1935–2015), Cesare Teobaldo Pimpinelli (1909-1991), Fernando Calzolari (1931-2011) e Claudio Monotti (1936-2016). Oltre alle opere degli artisti contemporanei acquistarono anche ceramiche antiche di Faenza e di Urbino risalenti al 1700.
MISSION
La missione di Franco e Rita è quella di rendere l’Arte accessibile a un pubblico sempre più grande. Con questo obiettivo, lavorano ogni giorno per rendere le loro opere accessibili agli amanti dell’arte e dare agli artisti la possibilità di proporre e vendere le loro opere.
Nonostante la sua lunghissima storia la ceramica dimostra di essere tuttora vitale, materia altamente versatile che più di altre attraversa la sperimentazione artistica perché capace di stabilire un legame dinamico tra virtuosismi artigianali e dimensione concettuale. In questi ultimi quindici anni la ceramica sta vivendo importanti risultati e sta raggiungendo significativi traguardi. Soprattutto le nuove generazioni stanno avviando percorsi di ricerca misti e contaminati tra linguaggi contemporanei differenti. Se questa complessità metamorfica della ceramica ha veicolato nel tempo le identità espressive dei grandi autori del Novecento, da Lucio Fontana a Picasso, da Carlo Zauli ad Asger Jorn, sono gli artisti nati in epoche più vicine a noi che fanno deflagrare il suo potenziale concettuale inserendola entro un sistema polifonico e multidisciplinare.
Gli artisti della ceramica hanno cambiato la loro area di azione da un’arte visiva pratica e funzionale ad arte creativa. Consapevoli del loro ruolo, gli artisti contemporanei utilizzano l’argilla per esprimere emozioni e valori, mostrando le loro responsabilità, la loro cultura e la loro identità.







